Milano, Raffaello Cortina Editore, 2024
di Marina Mannucci
Elena Cattaneo, scienziata di fama internazionale e senatrice a vita, attraverso le voci di
dieci ricercatrici, alcune italiane, altre che lavorano in Italia e che rappresentano delle
eccellenze nel loro campo di studi, con questo libro accompagna lettrici e lettori
nell’esplorazione di ambiti di studi scientifici molto diversi, dalle lingue antiche
all’astrofisica passando anche per la vita degli scimpanzé. Si tratta di storie che
rappresentano una rivoluzione in corso, l’inizio di un cammino che smaschera pregiudizi e
avvia a percorsi di emancipazione. Di queste straordinarie scienziate Elena Cattaneo
racconta «come si è accesa in loro la miccia della passione della ricerca, il momento in cui
la curiosità per i fenomeni che vedevano realizzarsi intorno a sé ha avuto il sopravvento,
fino a diventare l’obiettivo di una vita, quali sono stati i fallimenti e le soddisfazioni più
grandi, fino agli ostacoli che alcune hanno incontrato anche per la scelta di costruirsi una
carriera e un futuro in ambiti considerati prettamente maschili» 1 .
Cattaneo, nell’Introduzione, spiega l’importanza avuta per lei dalla lettura del libro Doppio
standard della sociologa dell’Università del Salento Camilla Gaiaschi 2 riguardo al tema
delle pari opportunità nelle carriere scientifiche. A seguito di una lunga conversazione
avuta appunto con Gaiaschi, l’autrice prende atto che «gli stereotipi di genere sono
instillati fin dall’infanzia e sono presenti in entrambi i sessi, si consolidano con la
preadolescenza condizionando comportamenti e messaggi consci e inconsci e hanno
effetti negativi sull’autonomia femminile. Anche gli stereotipi evolvono, certamente, e oggi
la situazione è migliore di cento anni fa, ma il cammino è esasperatamente lento e molto
eterogeneo» 3 .
Se le differenze nello sviluppo delle attitudini e carriere sono innescate, a vari livelli, da
fattori socio-culturali, Cattaneo, sempre seguendo le riflessioni di Gaiaschi, si chiede se vi
sia una responsabilità anche da parte delle stesse donne nel mantenimento del gender
gap, nel loro non reagire a discriminazioni e sopraffazioni. La sociologia porta a riflettere
anche sul “dietro le quinte” della questione: «se lavoro in un ambiente che mi è ostile,
dove non vengo valorizzata, dove non vengo ascoltata e dove osservo che altre donne
fanno fatica a essere promosse, sarò certamente meno propensa a chiedere una
promozione» 4 . L’autrice conclude l’Introduzione del volume invitando lettrici e lettori a
rimboccarsi le maniche in quanto spetta a donne e uomini riconoscere e scardinare il
modo di pensare gli stereotipi che li trattengono dal realizzare se stesse/i.
I dieci capitoli del libro intitolati alle dieci biografie delle studiose individuate da Cattaneo
sono:
- Mariafelicia De Laurentis, astrofisica all’orizzonte degli eventi
- Simona Lodato, neuroscienziata che sfida il cervello umano
- Miriam Melis, elettrofisiologa innamorata della scienza sperimentale
- Alessandra Gentile, arboricoltrice che studia come proteggere i frutti del
Mediterraneo - Costanza Milani, chimica fuori dai canoni
- Cătălina Oana Curceanu, la scienziata che mette in crisi (o forse no) la fisica
quantistica
1 Elena Cattaneo, Scienziate. Storie di vita e di ricerca, Milano, Raffaello Cortina Editore, 2024, pp. 10-11.
2 Camilla Gaiaschi, Doppio standard. Donne e carriere scientifiche nell’Italia contemporanea, Roma, Carocci,
2022.
3 E. Cattaneo, Scienziate. Storie di vita e di ricerca, cit., p. 16.
4 Ibid., p. 22.
- Alessandra Mascaro, in Africa per imparare dagli scimpanzè l’importanza di
prendersi cura - Maria Giovanna Durante, ingegnera “modello” che studia la scienza sotto i nostri
piedi - Silvia Ferrara, filologa-investigatrice dei segni dell’umanità
- Vincenza Colonna, genetista che legge i segreti del libro della vita.
Elena Cattaneo è professoressa ordinaria di Farmacologia all’Università degli Studi
di Milano, Senatrice a vita dal 30 agosto 2013 e in questo ambito è impegnata nel
dibattito parlamentare e pubblico per la promozione delle competenze e dei saperi.
Accademica dei Lincei dal 2013, ha conseguito la Laurea in Farmacia e il Dottorato
in Biotecnologie presso l’Università degli Studi di Milano. Ha lavorato presso il
Department of Brain and Cognitive Sciences, M.I.T. (Cambridge, USA) e poi
all’Università di Lund, in Svezia. Attualmente dirige il Laboratorio di Biologia delle
Cellule Staminali e Farmacologia delle Malattie Neurodegenerative del Dipartimento
di Bioscienze dell’Università di Milano in convenzione con l’Istituto Nazionale di
Genetica Molecolare. È inoltre co-fondatrice e direttrice di UniStem presso
l’Università di Milano. È nota per gli studi sulla Corea di Huntington, una malattia
genetica e neurodegenerativa, sulla quale lavora con l’obiettivo di contribuire a
comprenderne la fisiopatologia e proporre strategie farmacologiche, geniche,
cellulari che ne rallentino il decorso o ne blocchino l’insorgenza.