Il 9 aprile 2022, nel corso dell’Assemblea del Centro Riforma dello Stato, presso la Casa Internazionale delle donne di Roma, è stato presentato il n.0 della testata quadrimestrale I Piedi sulla terra , un laboratorio – un luogo di ricerca, ideazione, proposta, discussione – dedicato alla crisi ecologica e alla necessità di rimuoverne le cause (https://centroriformastato.it/i-piedi-sulla-terra/il-nostro-magazine/).
Sostengono e collaborano all’iniziativa: Carmelo Caravella, Michela Cerimele, Guglielmo Chiodi, Giulio De Petra, Fabrizio Fassio, Elena Gagliasso, Riccardo Guarino, Simone Manda, Marina Mannucci, Alessandro Montebugnoli, Fabio Musmeci, Pasqualina Napoletano, Pino Nicolosi, Alberto Olivetti, Franco Padella, Sandro Pignatti, Francesco Petrelli, Stefania Pomante, Nicolò Savarese, Giovanna Sissa, Carmen Storino, Pippo Tadolini, Walter Tocci.
Il programma di ricerca
- Forse la crisi ecologica non minaccia l’esistenza della vita umana sul pianeta Terra, ma certamente promette alterazioni drammatiche, effettivamente epocali, delle condizioni e delle forme di vita che abbiamo conosciuto fino a oggi, soprattutto a danno dei popoli più poveri.
- Dal punto di vista delle sue manifestazioni e delle sue cause prossime, ricostruite con l’aiuto del sapere scientifico, la crisi ecologica si presenta come un insieme di fenomeni altamente complesso, dominato da profili di interdipendenza, retroazione, circolarità…
- mentre le sue cause ultime – le sue ‘origini’, le sue radici più profonde – sono da individuare nell’assillo della crescita iscritto nel cuore del capitalismo.
- Alle violazioni dei planetary boundaries, pertanto non sarà possibile porre fine senza incidere sulle strutture portanti del nostro ordinamento socio economico…
- né senza aprire menti e cuori al riconoscimento del rapporto di reciproca appartenenza che ci unisce al mondo in cui viviamo.
Nel saggio breve La difesa dell’ambiente: l’impronta del pensiero della differenza, Marina Mannucci segue le vie segnate da – Laura Conte, Rachel Carsons, Chiara Zamboni, Elinor Ostrom – ricavandone una visione ‘ontologicamente’ incentrata sulle nozioni di responsabilità, cura e comunità. E mostra anche come quest’ultima sia un motivo di ispirazione ideale ben capace di animare la realtà dei fatti: parte dell’articolo è dedicata a mostrare come le comunità di energia sostenibile possano in effetti costituire una frontiera dell’innovazione di alto valore civile ed economico.