Shamsia Hassani è stata la prima street artist afgana a raccontare con le sue opere l’oppressione delle donne afgane, attaccando frontalmente i talebani.
Nata in Iran da rifugiati originari del Kandahar, Shamsia inizia a fare graffiti nel 2010, grazie a un laboratorio organizzato da Combat Communications.
Le sue donne sono rappresentate come sagome, immerse nei loro pensieri, con gli occhi bassi, senza labbra,circondate dalle macerie e dal terrore.
Dei suoi graffiti ne è (forse ne era) piena Kabul: una denuncia esplicita del sistema patriarcale.
Marina Mannucci