Un lungo corteo ha partecipato alla manifestazione “UOMINI IN SCARPE ROSSE
– Contro la violenza sulle donne”, promossa per il terzo anno consecutivo dal
Comune di Ravenna – Assessorato alle Politiche e Cultura di Genere – e
dall’Associazione Femminile Maschile Plurale, che lo organizzò la prima volta nel 2021.
Hanno collaborato alla sua realizzazione le associazioni Anc-Nucleo
Volontariato, Avis OdV Ravenna, Pubblica assistenza Città di Ravenna OdV, Lady
Godiva teatro Aps, Ravenna Teatro, Linea rosa OdV, Cittattiva, Arcigay Ravenna,
Cnai Ravenna.
L’alta partecipazione è dovuta senz’altro, e purtroppo, al tragico femminicidio di
Giulia Cecchettin. Si sono calcolate circa 2.000 persone, la cui maggioranza era
rappresentata da giovani studenti, ragazze e ragazzi, che hanno rotto il silenzio
urlando la loro rabbia contro i femminicidi e la cultura maschilista che li genera.
La manifestazione si è conclusa, dopo una performance di teatro e danza a cura
di Lady Godiva Teatro, col discorso del Sindaco De Pascale. Un intervento che ha
rilevato con forza la necessità di “impegnarci a fondo per estirpare questo
fenomeno che è figlio di una cultura patriarcale introiettata dalla società nella sua
interezza, indipendentemente dal contesto sociale e intellettuale” e ha lanciato un
appello agli uomini, sottolineando che “serve non avere paura di indagare un
fenomeno che ci spaventa, e con il quale dobbiamo fare i conti, noi uomini per
primi, perché la verità e la consapevolezza sono le armi più potenti che abbiamo
nelle nostre mani per renderci migliori”. Parole dichiarate anche dall’Assessora
Federica Moschini in una precedente intervista: “L’obiettivo dell’iniziativa Uomini in
scarpe rosse contro la violenza sulle donne è quello di raggiungere l’attenzione
del maggior numero di uomini possibile, facendo scaturire in loro delle domande e
di stimolare una riflessione sul tema, far sorgere l’interrogativo: cosa stiamo
effettivamente facendo di costruttivo affinché il fenomeno possa invertire la sua
tendenza”.
Oltre all’enorme partecipazione, andata oltre ogni previsione, è bene annotare
come il tema del protagonismo degli uomini in questa battaglia contro la violenza
sulle donne e la loro presa di coscienza sta allargandosi sempre più e ne abbiamo
testimonianza, non solo in manifestazioni come quelle recenti, ma anche nei
dibattiti sui media e nelle dichiarazioni di politici o commentatori dove, fino a poco
tempo fa, la parola degli uomini non era espressa. Esemplare e commovente
l’appello lanciato agli uomini da parte del padre di Giulia, Gino Cecchettin.
Ivan Morini